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Dalla Prefazione di Emilio Pisani.
Le pagine che questo libro offre al lettore appartengono all'opera principale di Maria Valtorta, che è pubblicata in 10 volumi con il titolo "L'Evangelo come mi è stato rivelato".
Dal suo ampio e popolato contesto, di genere narrativo, sono stati estratti e collegati tra loro brani di capitoli, o interi capitoli, che riguardano il personaggio di Mariadi Magdala.
Ideatrice e curatrice del lavoro è Marisa Tiraboschi. Laureata in filosofia, ha insegnato nei licei e si è dedicata, nel tempo libero, all'insegnamento, alla riflessione su temi di spiritualità cristiana. In tale ambito a curato di recente, in collaborazione con altri studiosi e per conto della Libreria Editrice Vaticana, un'opera in sei volumi sulla problematica femminile nell'area religiosa.
La sua attenzione si è particolarmente soffermata, in questi ultimi anni, sulle interpretazioni che un'esegesi contemporanea e correnti femministe della teologia hanno dato alla figura tradizionale di Maria di Magdala. Proprio quella figura, accettata nella tradizione cristiana soprattutto occidentale, ma oggi rifiutata dalla critica esegetica e dal femminismo, si imponeva con sorprendente realismo alla Tiraboschi mentre leggeva l'opera di maria Valtorta.
Ben collegata nel tempo e nei luoghi della predicazione messianica, la Maddalena valtortiana era delineata sotto ogni aspetto. La bellezza fisica e il carattere indomito, l'alta posizione sociale, i membri della famiglia, lo scandalo della cndotta libertina nell'ambiente mondano dei romani, la conversione che non smorza la connaturata passionalità, facevano di lei una donan di tale temperamento da far dire al Cristo che "si è mutata totalmente per attività damore".
La parola del Cristo, che era servita a mutare gli altri divenuti discepoli, doveva svelare a lei, convertita per volontà propria, la "veginità spirituale", che le ridonava la purezza perduta. del Signore
La più grande risorta (liberata da una possessione sette volte mortale) superava così gli stessi apostoli e meritava di diventare l'annunciatrice di Lui risorto.
Da una siffatta scoperta, che la Tiraboschi considerava una "novità", è venuta l'idea, accolta dall'editore, di realizzare il presente lavoro: Potrebbe suggerire qualcosa il dibattito che si è sempre fondato, in mancanza della storia personale di Maria di Magdala, sulle scarne notizie evangeliche e sulle loro interpretazioni, che vanno dalla tradizione patristica agli studi recenti. |
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